domenica 21 luglio 2013

L'immortalità si avvicina: scopri come.

L’immortalità esiste, e i robot  sono l'ingrediente fondamentale. Stiamo parlando del sogno fantascientifico che un imprenditore russo,  Dmitry Itskov,  ha già messo nero su bianco la scaletta di marcia che ci porterà, di qui al 2045, a perdere la nostra goffa carrozzeria di carne e ossa per diventare intelligenze artificiali immortali in grado di manifestarci attraverso ologrammi.
Vi state chiedendo se il tizio è un folle col portafogli troppo gonfio, in realtà no.
Dmitry Itskov è il co-fondatore di New Media Stars, una media company russa che in quindici anni  ha permesso ai suoi proprietari di scalare la vetta del successo diventando un milionario di 32 anni abbastanza influente da potersi permettere di investire montagne di denaro in progetti che molti altri liquiderebbero come dispendiosi spari al buio.
Prima dobbiamo pensare alle effettive possibilità di Itskov per raggiungere il suo obiettivo, diamo un’occhiata alla sua ipotetica 'lista di cose da fare'.

Anno 2020:
 Cyborg perfezionati e privi di sistema nervoso centrale, con il nostro aspetto e con comandi a distanza, come  surrogati de Il Mondo dei Replicanti, e cioè come prendere il comando dei sensi di un corpo che si sposta a chilometri di distanza dal nostro. Itskov è sicuro che i primi sviluppi di questa tecnologia saranno visibili nei prossimi tre anni.

Anno 2025:
Il corpo biologico ha fatto stroria, è un ingombrante appendice che fa fare una vita di sofferenza, deperimento e calvizie incurabili, allora basta isolare il solo cervello, estrarlo dal resto del corpo con  un po’ di spina dorsale e trapiantare tutto in un supporto artificiale (e cioè un cyborg dalle fattezze umane), durante il quale dovrebbe funzionare ben oltre la normale aspettativa di vita dell’individuo biologico.

Anno 2030-35
Il passo cruciale della lista, l’abbandono di ogni residuo biologico: creazione della replica digitale del proprio cervello e caricarlo su computer.
Un sistema che sembrerebbe realizzabile:un ricercatore di nome Theodore Berger è riuscito a sostituire l’ippocampo di un topo con un chip e dimostrare che i topi con il chip impiantato sono in grado di avere una memoria senza bisogno del normale supporto biologico adibito a quella funzione.

Anno 2045
Il traguardo finale di Itskov : eliminazione di ogni tipo di fisicità, spostamento dell’individuo nella dimensione digitale, senza corpo e di manifestarsi all’occorrenza attraverso ologramma che raffiguri le fattezze originarie.
L’utopia di Itskov promette di mettere la parola fine ai problemi che l’uomo si trova ad affrontare sin dai tempi antichi: l’invecchiamento, disabilità,  malattie ,  stanchezza in genere, la morte. Per il “sogno” Itskov ha creato la 2045 Initiative , un movimento che ha come obiettivo concentrare il maggior numero di cervelli e  investimenti nella realizzazione dell’immortalità digitale.

A un certo punto della mia vita, ho realizzato che per quanti soldi potessi avere, per quanto bene potessi vivere, non sarei mai stato felice limitandomi a lavorare e a spendere denaro.” Ha dichiarato Itskov “Sarei invecchiato e alla fine sarei morto. Ho pensato che ci dovesse essere un obiettivo più profondo.

A 25 anni, il miliardario russo ha avuto una crisi di mezza età che lo ha portato a comprendere che una vita umana sola non gli basta, bisognava raggiungere l'immortalità. Del progetto 2045 si parla da tempo, e ha già incontrato il favore di alcune personalità di spicco (come il Dalai Lama), però sembra essere riuscito a conquistare che la creme della comunità scientifica.
Alla Global Future 2045 World Conference, erano presenti ricercatori di HarvardBerkley e del MIT, che sono intervenuti per dare il proprio contributo intellettuale al progetto. Tra questi anche Ray Kurzweil, tra i più acclamati geni della storia dell’informatica e intelligenze artificiali, che da qualche mese lavora nei laboratori più segreti dei campus Google.

Tra 10 o 20 anni registreremo enormi passi avanti nel campo della scienza medica” ha dichiarato Kurzweil, noto da tempo per le sue azzeccate preconizzazioni “Esistono già terapie straordinarie che consentono di curare disturi cardiaci, cancro e qualsiasi disturbo neurologico, basate sul concetto di riprogrammazione dei software. Sarà possibile intervenire sul corpo umano come si farebbe con un software.

Itskov, Kurzweil e l’assortimento di cervelli che ha partecipato alla conferenza del progetto 2045 hanno anche solo in parte ragione sul futuro, tra vent’anni il mondo sarà completamente diverso rispetto a quello in cui viviamo.
Robot controllati a distanza, cyborg con cervelli umani, cervelli digitali eterni, malattie curate con la riprogrammazione cellulare e stampa 3D organica.
La visione di Itskov è interessante, e se realizzabile, Itskov rimarrà su questo pianeta più a lungo di chiunque altro. Resta fa fissare il prezzo e cioè capire quante persone, nel 2045, potranno permettersi la tecnologia necessaria a digitalizzare la propria esistenza, e sperare che non si creerà una frattura tra individui immortali e mortali.

Entro il 2045 potrai diventare immortale. In quattro semplici mosse

Nessun commento:

Posta un commento