sabato 22 giugno 2013

FACEBOOK:GUAI PER IL “bug” CHE HA DIFFUSO MILIONI DI DATI

Errore in uno dei software: l’azienda stessa lo comunica. Indirizzi mail e numeri di telefono sono stati condivisi con tutti!

 
Nel pieno del Datagate (per saperne di più visita ), spunta l'ennesima grana per Facebook. Un `bug´, e cioè un errore di un software, ha favorito la diffusione di oltre sei milioni dei dati personali di iscritti al social network. A fare `coming out´ è stata la stessa azienda californiana che spiega di aver allertato le autorità negli Stati Uniti, Canada ed Europa e che non ci sono prove che il buco sia stato utilizzato per un’intrusione « a scopo maligno».
Nel frattempo, sembra aver riscontrato il favore degli utenti il rilascio della funzione video su Instagram: già nelle prime 24 ore di lancio sono state caricate 5 milioni di clip.

Il buco dovuto ad un errore tecnico si è diffuso tramite uno strumento che ci permette di aggiornare la nostra lista di contatti o di indirizzi su Facebook. Nello specifico, sarebbe legato ad una funzione che elabora le agende dei contatti per dare segnalazioni di possibili nuove amicizie. È stato eliminato in 24 ore, troppo tardi però per evitare la dispersione dei dati personali. Sei milioni di indirizzi e-mail e numeri di telefono sono stati condivisi, secondo gli stessi dati forniti dall’azienda di Menlo Park in un documento ufficiale. «Rispettiamo la privacy, è uno dei nostri scopi farlo seriamente, abbiamo un team di tecnici che segue ogni evoluzione ma in questo caso non siamo riusciti a farlo al cento per cento. Abbiamo già risolto il problema e manderemo una mail per contattare gli utenti», fa sapere la società californiana.

Il tema  privacy riemerge  prepotentemente nei giorni del Datagate, che ha visto la stessa Facebook e altri colossi del web dichiaratasi estranei al programma Prism - e cioè  il controverso programma di controllo ad opera della National Security Agency - e stringere accordi con le autorità Usa per poter diffondere pubblicamente agli utenti notizie sul numero di richieste di controllo ricevute. A risollevare l’umore dell’azienda di Mark Zuckerberg ci pensa però il successo dell’inserimento dell’opzione video nell’app del fotoritocco Instagram, acquistata da Facebook quasi un anno fa. Nella prima giornata di lancio sono stati caricati ben 5 milioni di clip. «Ci vorrà un anno per vederli tutti», spiega il sito Cnet che ha ricevuto i dati dall’azienda. Numeri che fanno pensare come la sfida sia su due fronti: rivolta a Vine, l’app concorrente di Twitter, ma anche a YouTube la più grande piattaforma al mondo di video-sharing di proprietà di Google.

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