domenica 23 giugno 2013

COSE DELL'ALTRO MONDO: MERDA

Merda (dal latino merda) è un sostantivo della lingua italiana che, nella sua accezione primaria, indica le feci umane o animali. È principalmente usato in ambito colloquiale ed è ritenuto un termine volgare, normalmente da evitare in contesti formali. La sua etimologia appare collegata al tema *mard (da una forma fondamentale smard-), come ad esempio l'antico slavo smruzdo, smradu, lituano smirdas (puzzare), o anche il greco smerdalèos (orrido)

Origine e significato

La naturale sensazione di disgusto per gli escrementi (coprofobia) è alla base della valenza negativa che molte culture vi associano. Nell'italiano moderno, questa valenza negativa si riscontra pienamente nella parola merda, ed è mitigata nei suoi molti sinonimi. Il termine merda è considerato generalmente una parolaccia, e il suo uso al di fuori del linguaggio colloquiale è oggi deprecato come offensivo, oppure come espressione volgare per manifestare le proprie idee riguardo alle diverse situazioni che possono essere di disagio o negative. Viene usato in modo volgare per insultare una persona o un oggetto definendola\o una cacca

L'uso come qualificativo e interiezione

A differenza che in altre lingue europee (inglese shit, francese merde, tedesco Scheiße, spagnolo mierda), l'uso della parola merda come esclamazione per esprimere irritazione non è molto diffuso in italiano, essendo generalmente sostituita da cazzo in questa funzione: «Merda, non trovo più le chiavi!». Un caso particolare è la locuzione di merda (o merda di), usata come qualificativo in senso di pessimo: «una situazione di merda», una situazione spiacevolissima; «un uomo/pezzo di merda», un uomo esecrabile, un farabutto; ricorre frequentemente nelle esclamazioni del linguaggio triviale: «Che merda di film!». L'espressione «essere/stare/trovarsi nella merda» significa essere nei guai. Tra le frasi polirematiche, possiamo citare «avere la merda fino al collo» e «essere una merda». Si può usare anche l'espressione «Che merda!!» per indicare una situazione sfortunata.

Altri esempi

  • Il Girone della merda è una delle tre parti – precisamente la seconda – del film Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini.
  • La merda in Gadda
  • Merda d'artista è un'opera di Piero Manzoni.
  • Merdeide è un poema seicentesco di Tommaso Stigliani dedicato, appunto, alla "epopea" della merda.
  • Dante Alighieri scrisse due volte la parola merda nell'Inferno:
    • E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco, / vidi un col capo sì di merda lordo, / che non parëa s'era laico o cherco. (Inferno - Canto diciottesimo versi 115-117)
    • Tra le gambe pendevan le minugia; / la corata pareva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia. (Inferno - Canto ventottesimo, versi 25-27)
Oltre alla variante a proposito di Taide: quella sozza e scapigliata fante / che là si graffia con l'unghie merdose (Inferno - Canto diciottesimo versi 130-131)
  • Mozart faceva spesso riferimento alla merda nelle lettere che scriveva alla cuginetta Bäsle.
  • Il generale Cambronne, ufficiale napoleonico, rispose con questa unica e incisiva parola alla proposta di resa avanzata dai vincitori di Waterloo. (Vale la pena di precisare come in francese il vocabolo abbia un'accezione che l'italiano non conosce, ossia "rispondere picche", "dire di no".) Il sacrificio della vecchia Guardia consentì al resto dell'esercito francese di ripiegare abbastanza ordinatamente verso Parigi, sfuggendo all'annichilimento più catastrofico.
  • Confessioni di un artista di merda (Confessions of a crap artist) è un romanzo di Philip K. Dick.
  • Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda è il titolo dell'autobiografia di Paolo Villaggio
  • L'inno del corpo sciolto, canzone di Roberto Benigni
  • Ubu re di Alfred Jarry è un'opera teatrale che inizia con la parola Merdre, esclamazione ripetuta più volte dal protagonista. Père Ubu ha anche come suo attributo il bastone da Merdre, che offre per pasto ai suoi invitati o agita come uno scettro del potere.
  • Nella puntata 05x01 di South Park la parola "shit" (merda) viene ripetuta ben 162 volte. Nella versione italiana è stata tradotta quasi sempre letteralmente in "merda"; in alcune scene dell'episodio, tuttavia, è sostituita da sinonimi come "popò".

Curiosità

"Merda" nella "Smorfia" è identificata nel numero "71"

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