sabato 31 agosto 2013

TRASMISSIONE DI PENSIERO: siamo arrivati a questo traguardo!?

Quando otto anni si trasferì negli Stati Uniti, non pensando di diventare il primo uomo della rivoluzione scientifica chiamata trasmissione del pensiero. Uno dei tanti cervelli in fuga è Andrea Stocco, 37 anni, ricercatore all'università di Washington a Seattle. Indossa un particolare casco per la stimolazione magnetica transcranica sta facendo facendo impazzire il web: Stocco nel suo laboratorio, è riuscito a muovere l'indice della mano destra attraverso l'impulso del pensiero del suo collega, Rajesh Rao, che si trovava in un’altra stanza e osservava un videogioco. I due ricercatori erano connessi tramite computer, internet e apparecchi per l'elettroencefalogramma che permettono la registrazione di onde cerebrali. Rajesh ha pensato di muovere il dito, così l'impulso ha viaggiato per il web infinito dei pc ed è arrivato nella stanza del collega, costringendo Stocco a muovere l'indice della mano destra.

COSA E' SUCCESSO ESATTAMENTE?!
«La sensazione della mano che si muove da sola non è diversa da quella che si prova quando si ha un tic nervoso alle sopracciglia – racconta Stocco - In verità è stato molto meno fastidiosa di un tic che è sempre accompagnato da una sensazione di tensione ai muscoli. Finché la mano non si è mossa, non sentivo assolutamente nulla».  L'esperimento nasce da notti insonni e week-end trascorsi nei laboratori. «Con Rajesh abbiamo cominciato a pensare a questo esperimento circa due anni fa. Ci abbiamo lavorato nei ritagli di tempo perché entrambi avevamo altri progetti da portare a termine. Quindi con Rajesh, mia moglie e la collaboratrice Chantel abbiamo lavorato al progetto dopo cena e nei weekend». Cosa è successo nei laboratori? Rajesh è davanti a un computer che mostra un videogioco, un classico sparatutto: ma non può interagire poichè la tastiera non c'è. Vi è un computer collegato a un apparecchio per l'elettroencefalogramma che decodifica le sue onde cerebrali per tutta la durata dell'operazione. Andrea si trova in un'altra stanza: indossa un caschetto che lo connette a una macchina per la stimolazione magnetica transcranica connessa a un secondo pc pronto a ricevere i dati dal primo. Rajesh pensa di schiacciare il pulsante della tastiera che consente di premere il grilletto, Andrea in contemporanea sposta l'indice della mano destra. «Ho sentito la mia mano muoversi senza che io lo volessi . Durante l'esperimento indossavo delle cuffie che annullano i rumori esterni e non potevo vedere lo schermo del pc: non ero quindi sicuro che la mia mano si muovesse perché era controllata da Rajesh. Ricordo di aver guardato nella stanza: ho visto Chantel, Justin e Brianna, i mie collaboratori, sorridere e ho capito che l'esperimento era riuscito: era stato Rajesh a muovere la mia mano».

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