venerdì 17 maggio 2013

Tonnellate di rifiuti nell'oceano?! Problema risolto!

La storia dell’uomo è fondamentalmente un elenco di cose che non potevano essere fatte, e che poi sono state fatte”: questo il motto del giovane Boyan Slat, diciannovenne olandese che ha perfezionato un progetto con potenzie talmente alto che in grado di ripulire gli oceani delle 7 tonnellate di plastica che attualmente si trovano nelle acque e che mette a rischio interi ecosistemi naturali.
Quello dei vortici di plastica presente negli oceani è un vero dilemma di primaria importanza, in continua crescita e considerato, fino al giorno d'oggi, di impossibile risoluzione. A far cambiare idea al mondo, però, è sicuramente la struttura progettata dal giovane studente di tecnologie e con la passione di ambiente e ecosostenibilità, in grado di ripulire un vortice di medie dimensioni in soli cinque anni esatti.

Il progetto dell’Ocean CleanUp Array, questo il nome della struttura galleggiante, si basa sulla capacità dei lunghi tentacoli di catturare i rifiuti presenti nell’oceano, sfruttando le correnti oceaniche, per poterli indirizzare verso le  piattaforme in grado di raccogliere i rifiuti separando la plastica e nella fase successiva riciclandola.


Le piattaforme sono soprattutto in grado di garantire un basso impatto ambientale, separando il plancton dai rifiuti e reimmettendolo in mare tramite una centrifuga. In questo modo si va a preservar quella che costituisce una preziosissima risorsa per pesci e uccelli marittimi. In soli cinque anni, la struttura potrebbe in questo modo ripulire un vortice di plastica senza creare danni all’ecosistema: abbastanza per lasciar sperare di poter ripulire gli oceani delle 7 tonnellate che infestano le acque.

L’Ocean CleanUp Array potrebbe costituisce una vera e propria rivoluzione ecologica, e l’aspetto più sorprendente è sicuramente l’autore: Boyan Slat che ha iniziato a lavorare sul progetto già all’inizio della sua carriera universitaria presso la Delft University of Technology, dove ha vinto il premio Best Technical Design 2012.
Slat ha poi continuato a svilluppare il proprio progetto, fino a presentarlo  dopo diversi mesi al TedxDelft 2012, La sfida più grande, ora, è quella di trovare i finanziamenti per trasformare la sua visione in vera e propria realtà.

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