giovedì 16 maggio 2013

Il grande Gatsby

CANNES - Ennesimo flop?! Il silenzio, tombale aggiungerei. Neanche un applauso si è levato sui titoli di coda de Il grande Gatsby, il kolossal che faceva d'apertura al Festival di Cannes, firmato da Baz Luhrmann e proiettato nell'enorme teatro Debussy, gremito di giornalisti da tutto il mondo. Due ore e venti col fiato sul collo  e in tridimensionale, trascinanti musiche che emozionavano, colori, suoni, feste, eccessi, pianti, spari, sangue hanno alla fine lasciato  fredda una platea  fatta di sola stampa. Tuttavia, una folla gioiosa, invece fuori dal Palais, attendeva tutto il cast del film. Soprattutto Leonardo DiCaprio, che i paparazzi isterici hanno continuato a chiamare "Gatsby, Gatsby" per catturare almeno uno sguardo, un sorriso. Leo, di sua risposta con camicia bianca a righine, giacca blu e barbetta curata, ha sfoggiato un'aria tranquilla.



Però c'è da dire che DiCaprio è il vero vincitore della scommessa da 130 milioni di dollari che ha permesso di portare sullo schermo il romanzo cult di Francis Scott Fitzgerald. Anche perché erano unanimi i giudizi sulla sua ottima interpretazione, decisamente più miste le reazioni alla pellicola però, precisiamolo. "Ero già  stroncato con Romeo e Giulietta, poi con Moulin Rouge, il colpo finale. Sapevo che ci sarebbero state reazioni miste - questo il commento amaro, in sala stampa, di Baz Luhrmann - d'altronde anche Fitzgerald quando uscì il libro fu definito un vero e proprio clown. Quello che  interessa soprattutto è che il pubblico vada a vedere e ami questo film. E nel primo fine settimana, nonostante l'uscita dei blockbuster d'azione estivi, c'è stata una ottima risposta". Gatsby, infatti, apre il 66esimo Festival di Cannes dopo la sua uscita, il 10 maggio, in Usa. Il pubblico, soprattutto quello femminile, non si è curatobadato alle stroncature ed è accorso in sala: 51 milioni di dollari nel primo fine settimana Usa - battuto comunque dalla chiusra della trilogia del famoso Iron Man 3.

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