giovedì 23 maggio 2013

Iran

L’Iran potrebbe inviare, entro il marzo 2014, una seconda scimmia nello spazio.
Così sarebbe stato riferito giorni fa dall’Agenzia iraniana Mehr News e ripreso da alcune fonti autorevoli come l’OANA, l’Organizzazione delle Agenzie asiatiche dell’area pacifica,
costituita nel 1961 su iniziativa dell’UNESCO.

La notizia proverrebbe dalla stessa Agenzia Spaziale iraniana.
Stante quanto diffuso, il nuovo vettore a combustibile liquido dovrebbe attutire gli impatti dell’accelerazione sul corpo della scimmia.

Nel marzo scorso, invece, un seminario svoltosi a Teheran ha chiarito come il paese asiatico ha tutta l’intenzione di ampliare i presupposti di ricerca finalizzati proprio all’invio dell’uomo nello spazio.
Il seminario, tenutosi presso l’ Istituto di Ricerca Spaziale dell’Agenzia Spaziale Iraniana (ISA),
ha riguardato proprio gli aspetti relativi alla fisiologia e biologia spaziale, partendo dalle “ultime conquiste iraniane nello spazio“.
Il tutto, ha sottolineato il dott. Fazeli, presidente dell’Agenzia Spaziale Iraniana, con la meta di inviare l’uomo nello spazio.

 Al seminario hanno preso parte i ricercatori coinvolti nel progetto relativo proprio al primo invio di una scimmia nello spazio.
Progettazione, produzione della bio-capsula ed analisi dei dati di lancio, sono stati al centro di tale sessione.
I contributi al convegno sono altresì pervenuti dai ricercatori di diverse università ed Istituti di ricerca iraniani.

Una tavola rotonda ha poi concluso i lavori che, secondo gli organizzatori, erano finalizzati a migliorare le attuali capacità, ed accelerare la crescita delle attività iraniane di ricerca nella biologia e fisiologia spaziale. Il risultato principale del seminario, ha riferito l’Agenzia Spaziale Iraniana, è stata la costituzione di un comitato di ricerche biologiche spaziali.

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