sabato 14 settembre 2013

APPLE: torna a farsi sentire con i 64 bit è arrivata l'alta velocità per il cellulare!

I vantaggi prestazionali sono tanti talmente tanto che, nella presentazione dei nuovi applefonini, il capo-marketing  Apple, Phil Schiller, spiega accuratamente il tutto con enfasi ed convinzione.
Con l'integrazione dei nuovi processori A7 a 64 bit - che integrano architettura "desktop class" nel motore degli iPhone 5S non è solo sistema per eseguire più rapidamente le applicazoni rispetto alle capacità garantite dai 32 bit. È anche, un'apertura decisa ma a lungo termine da parte dell'azienda di Cupertino. Ce lo fanno notare molti addetti ai lavori oltreomare. Anche Samsung si allinea e il salto in avanti iniziato da Apple a livello di circuiteria non è certo una sorpresa ma questa volta ha trovato un degno avversario: Samsung,che equipaggerà i suoi prossimi smartphone di nuova generazione con processori a 64 bit. La strada è scritta. Bisogna vedere quanto e come questa rivoluzione di silicio andrà ad incidere sulle funzionalità dei telefonini, soprattutto per gli occhi dell'utente medio. Apple promette: i chip A7 offrono capacità di elaborazione (e cioè livello di Cpu) e grafica ben due volte superiori alla generazione precedente. L'industria dei pc abbraccia questa tecnologia per varie ragioni ed è ancora in corso: il principale vantaggio del computing a 64 bit sta nella capacità di memoria di sistema, che può superare oltre i 4 Gbyte. Non è automatico il fatto che le architetture a 64 bit migliorano le prestazioni per tutti i "task", e cioè i processi della macchina. L'inconveniente nel passaggio dai sistemi a 32 bit è che le versioni a 64 bit di alcuni programmi possono essere più pesanti rispetto ai 32 bit. Tre sono le buone ragioni per premiare la scelta della Apple. La sfida che lancia Apple e subito raccolta da Samsung, che però arriverà molto più avanti con i primi Galaxy con architettura interna migliorata, ha in ogni caso un nuovo traguardo raggiunto, o comunque una nuova frontiera aperta per ciò che realizza la capacità di calcolo di un device mobile. Tornando alle ragioni Apple: Il primo, già detto, riguarda la di memoria del terminale, anche se un risultato più "accademico" che di sostanza. Il secondo, il passaggio a 64 bit  porta dietro altre modifiche ai chip che significa migliorare  le funzioni immediatamente. E terzo, l'avvento del nuovo processore A7 permette ad Apple maggiore flessibilità nel realizzare i Mac con inserite processori ad architettura Arm, se decidesse di abbandonare la tecnologia obsoleta x86 di Intel.

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