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Torniamo a parlare di Assad: il brutale dittatore ha quadruplicato il Pil e dimezzato la disoccupazione L'Informazione è quasi sempre deformata e non si riesce a capire perché . Luce e ombra ovunque si. O sei un eroe o sei un bastardo dittatore. Bashar Al Assad fa parte della seconda categoria. Basta leggere i giornali per avere la prova . Secondo il segretario di Stato Usa, John Kerry. Assad si è servito delle armi chimiche, Assad è come Hitler e Saddam.Kerry però fa confusione perché, quando Saddam uccise migliaia di esseri umani con le armi chimiche negli anni ’80, lo fece con la complicità degli Usa. Parliamo di Erdogan, premier della Turchia, che considerare Assad come Hitler colpevole di usare armi chimiche e spinge continuamente per un intervento militare in Siria ("che non potrà essere un attacco-lampo della durata di 24 ore”). Nel 2010 Erdogan stesso usò armi chimiche contro i curdi. Ma dall'altra parte del mondo Kerry non esclamò: “Erdogan è come Hitler”. Bashar Al Assad, il brutale dittatore salito al potere nel 2000, ha quadruplicato il Pil della Siria in soli 10 anni grazie a riforme economiche di apertura agli investitori stranieri. Spieghiamo meglio: dai circa 15 miliardi di dollari del 1999, il Pil della Siria è giunto a circa 60 miliardi del 2010. Soltanto i ricchi e i potenti hanno beneficiato di questo PIL così aumentato? Forse, ma un altro dato ci fa credere che sia andata bene anche al popolo: la disoccupazione della Siria, sotto il governo di Assad, si è più che dimezzata scendendo dal 20% del 2000 all’8.3% del 2010. Più bassa dell' Italia (siamo oltre il 12%). Con questo non vogliamo farvi credere che sia un eroe come gli altri che lo descrivono come uno spietato uomo. La questione è solo una: un popolo con una crescita economica così rapida, possibile che scelga di iniziare una guerra civile? ! Il popolo si ribella contro chi lo affama. Mica contro chi dimezza i disoccupati o per uno scopo ideologico. La tesi che si sta realizzando ora è anche un'altra: alla rivolta popolare è che la “guerra civile” in Siria è fra Assad e i mercenari finanziati da altre nazioni. Secondo voi, qual è l imbroglio che c'è dietro?!
Lo scorso secolo non ci ha insegnato nulla. E siamo oggi, nel nuovo millennio, di nuovo punto e a capo. Le fazioni sono schierate per scatenare la Terza Guerra Mondiale, nonostante l'ultimo appello del Papa per salvare il mondo. Nei prossimi giorni ci sarà il dibattito del Congresso per decidere se sostenere oppure no la richiesta avanzata dal presidente Obama per un attacco limitato contro la Siria . Le coste siriano sono controllate da navi da guerra Russe e Cinesi, mentre via terra avanzano le truppe iraniane all’interno del territorio della Siria.
Russia, Cina, Iran, Libano e Siria, dunque, contro Stati Uniti d’America, Francia, Turchia, Israele, Arabia Saudita, Qatar e i terroristi alleati degli americani i jihadisti dial-Qaeda Jabhat al-Nusra (Nusra Front), spieghiamo meglio chi sono: sono i responsabili dell’attacco con armi chimiche contro il popolo siriano. Ebbene si, queste sono le undici nazioni che hanno preparato e stanno accendendo la miccia della Terza Guerra Mondiale, e tutto dipende se il Congresso americano decide per l'attacco contro la Siria. Nonostante la evidente maggiore potenza navale americana lo schieramento di Putin sembra essere quello vincente. La difesa è curata da sistemi antimissile S-300, S-400e S-500 e sono una barriera contro i missili Tomahawk, difficilmente superabile oltre ai sistemi antimissili cinesi, e per gli aerei americani non è uno scherzo superare le difese russe, cinesi e siriane. Inoltre ci sarebbero delle postazioni fisse, lo schieramento navale davanti le coste siriane garantisce uno scudo decisamente solido per la Siria.
Le truppe di terra di Assad con l’aiuto delle oltre 4.000 truppe iraniane arrivate in Siria e i libanesi di Hezbollah conducono in questo momento, per ora cielo e terra sono in mano a Putin. Non ci sono parole per descrivere tutto questo. Vi forniremo maggiori notizie appena possibile.
Ieri 7 settembre ho sposato Barbara. Grazie a tutti quelli che sono contenti per noi.
— Luciano Ligabue (@ligabue) September 8, 2013